L’ultimo incontro promosso da Alia si è concluso in una modalità finalmente aperta a tutti, ci sono voluti molti cittadini in stato di protesta con tanto di striscioni e cartelli contro il progetto e tanti altri presenti senza prenotazione per convincere avventura urbana che questo dovesse essere un incontro aperto a tutti.
Da segnalare anche il pregevole gesto di consentire ad un rappresentante dei comitati cittadini di poter intervenire a seguito degli interventi dei relatori principali.
Abbiamo avuto il piacere di poter presentare finalmente la nostra posizione all’interno del ciclo di presentazioni, dove abbiamo ribadito che in attesa di dati e progetti concreti non possiamo avere ancora una posizione definitiva sul progetto e abbiamo chiesto a tutti una attenzione particolare verso la nostra lettera di richiesta, per la quale è stata dimostrata un’apertura da Alia e dall’Amministrazione, ma alla quale manca quella più importante e cioè quella dei tecnici, che sta a questo punto al Comune chiedere per conto dei cittadini, augurandosi magari di poter ricevere una risposta comprensiva di tutti i pareri degli interessati già durante l’incontro che la Sindaca ha concordato con il nostro comitato e fissato per il giorno di mercoledì.
Incoraggianti in questo senso le dichiarazioni dell’AD di Alia dichiarando di accettare un challange con un team di tecnici di parte e quella della Sindaca che ha detto pubblicamente che la presentazione del progetto non coinciderà con la sua approvazione e che sarà dato tutto il tempo necessario per il lavoro di una commissione terza.
Come da consuetudine l’incontro si è aperto con una prima fase di apertura e di presentazione dei progetti architettonici e paesaggistici dei due relatori principali: Marco Casamonti, Architetto, Docente dell’Università di Genova e Responsabile progetto architettonico e Stefano Mancuso, Botanico, Docente Dell’Università di Firenze, Team di progetto paesaggistico, mentre per la parte normativa erano presenti rappresentanti di Arpat e Usl.
Come consuetudine dopo la parte di interventi dei relatori ci sono state le domande e quindi la fase di risposta.
Ha destato un pò di sorpresa quanto accaduto al Professor Mancuso, caduto per cosi dire dalle nuvole quando è venuto a conoscenza dei dati di emissione dell’impianto. Infatti dopo una iniziale sessione di risposte dove sostanzialmente dichiarava che il bosco verticale avrebbe avuto la funzione di compensare le emissioni dell’impianto, delle quali per sua ammissione non conosceva l’ammontare, si è dovuto ridimensionare ammettendo che le piante non riusciamo mai a compensare la quantità di CO2 emessa, a seguito della precisazione dalla sala sulle 34 t/h, come a dare l’impressione che anch’egli si fosse basato fino a quel momento sui concetti diffusi dai promotori nella fase iniziale del progetto, i quali adesso sappiamo non coincidere con la realtà dei fatti.
Ennesima conferma questa del fatto che la possibilità di visionare dati e progetti a livello profondo sia una condizione imprescindibile per tutti, al fine di non rimanere sorpresi e finire in contraddizione come già successo in diverse occasioni a diversi tecnici.
Ci sono stati diversi momenti di concitazione nello scambio contraddittorio, come è naturale aspettarsi che avvenga quando si affrontano temi di questa portata, e dispiace che i Professori Casamonti e Mancuso ne abbiano fatte in un certo senso le spese trovandosi di fatto a fare da cuscinetto tra i cittadini, che con varie modalità ed intenzioni chiedevano informazioni alle quali non avevano finora avuto modo di accedere in conseguenza alle modalità scelte nei precedenti incontri e i proponenti per i quali era presente soltanto Alia organizzatore delle serate e Comune dall’altra parte.
A nostro parere nonostante quanto affermato da avventura urbana e dalla Sindaca in diverse occasioni, la modalità con contraddittorio funziona perché consente di fare esprimere le vere posizioni ed opinioni di tutti, che siano piacevoli o spiacevoli da sentire.
Molti anche i giovani e molto attenti e attivi soprattutto per i temi più ambientali sui quali l’Amministrazione chiamata a rispondere più volte non ha brillato riproponendo una visione di prospettiva vecchia ed inadeguata.
La prospettiva di una nuova direttiva europea che in questi giorni ha agitato molto conai, confindustria e altri soggetti del comparto produttivo di imballaggi, nel quale il nostro paese è uno dei leader europei, sembra sempre più indirizzata a disincentivare la produzione di imballaggi, dimostrando in concreto che la direzione dell’Europa è quella di ridurre drasticamente tutti quei rifiuti plastici che dovrebbero alimentare questo impianto palesando uno scenario nel quale questo impianto dovrà importare la grande quantità di rifiuti necessaria per la sua sopravvivenza economica anche da molto lontano e sicuramente a prezzi più bassi di quelli considerati finora, oppure addirittura cercare altre fonti di approvvigionamento.
Concludiamo col ricordare che questo impianto, le cui prospettive di vita sono ieri aumentate di altri 10 anni arrivando ad un totale di 30 anni, non sarà comunque operativo prima di 5 anni e quindi sospenderne l’avviamento dell’iter di presentazione dei progetti agli organi competenti al fine di permettere ai cittadini di informarsi a fondo attraverso gli strumenti e modalità richiesti è una richiesta più che ragionevole e condivisibile da tutti.
Vorrei avere i dati epidemiologici e delle tipologie di emissione di quell’impianto spagnolo che assomiglierebbe, in base al libretto con domande e risposte sui tavoli di tutti, ieri, all’impianto che si progetta per Empoli
Purtroppo i dati che lei richiede non sono disponibili in quanto anche l’impianto spagnolo è in fase di progettazione. Questo dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, che questo impianto è sperimentale.
Buongiorno,
quindi i cittadini empolesi saranno le cavie di questo “fantastico” progetto?
Speriamo bene…
firmato petizione 😉