Negli ultimi mesi il nuovo Piano Strutturale Intercomunale e il Piano Operativo Comunale di Empoli hanno suscitato un acceso dibattito tra cittadini, enti di controllo e istituzioni. Documenti ufficiali e pareri provenienti da USL Centro, ARPAT, Regione Toscana, Soprintendenza, Città Metropolitana di Firenze, e altri, unitamente ai contributi di associazioni e comitati cittadini, hanno evidenziato criticità significative in ambito urbanistico e ambientale e di conseguenza economico e sanitario.
Nonostante le numerose osservazioni portate dai cittadini, le risposte ricevute sono risultate sistematicamente generiche ed evasive, con generici rimandi a documenti preesistenti o a procedure da realizzare in divenire, senza fornire riscontri puntuali e analitici sulle criticità sollevate.
Tra le principali problematiche emergono l’elevato consumo di suolo, l’incremento della domanda idrica e il rischio idrogeologico, la qualità dell’aria, nonché il mancato rispetto delle linee guida paesaggistiche del PIT che comporterebbero costi per la collettività stimati in circa 80.000 € l’anno per ogni nuovo ettaro cementificato.
Questo comunicato intende analizzare in modo critico tali problematiche, esponendo una sintesi delle osservazioni dei cittadini e della Regione Toscana evidenziando la necessità impellente di una revisione approfondita dei parametri urbanistici e ambientali, per garantire uno sviluppo economico ed ambientale sostenibile e tutelare il territorio per le generazioni future. Di seguito, una sintesi delle principali osservazioni e delle risposte, che mette in luce l’urgenza di interventi mirati per affrontare le criticità evidenziate.
PS la foto è stata scattata venerdi 14 febbraio lungo via Lucchese a testimonianza della ormai chiara fragilità del nostro territorio alla luce delle mutate condizioni antropiche e meteorologiche.
Sintesi delle Osservazioni Cittadine al PSI e Risposte ricevute
Localizzazione degli Interventi (Castelluccio e Villanova Via della Piovola):
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- Criticità: Il Piano, nell’inosservanza del PBI (art. 7, c.5), prevede nuovi insediamenti in zone con deficit idrico, contraddicendo le direttive regionali che impongono di individuare e rispettare zone di sofferenza idrica per evitare ulteriori prelievi.
- Risposta ricevuta: Si giustifica il rimando al POC, sostenendo che il PSI non debba scendere nei dettagli, senza dunque fornire risposte puntuali sul merito.
Rischio Alluvionale nell’Area Castelluccio:
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- Criticità: La zona, storicamente soggetta a frequenti eventi alluvionali (incluso il novembre 2023), evidenzia rischi per le abitazioni limitrofe.
- Risposta ricevuta: Si afferma genericamente che il piano è corredato dagli elaborati previsti, senza però fornire una valutazione concreta delle criticità sollevate sulla base degli elaborati stessi.
Aree di Ricarica della Falda:
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- Criticità: due delle previsioni proposte nel PSI ricadono in zone di ricarica e salvaguardia delle acque di falde a deficit secondo il D.Lgs. 152/2006, dove sono vietate attività come la dispersione di fanghi o il trattamento e stoccaggio rifiuti che sono però oggetto delle previsioni del Castelluccio.
- Risposta ricevuta: La risposta si limita a riferirsi alle fasce di rispetto per i soli punti di prelievo, ignorando il punto critico delle aree di ricarica, senza quindi affrontare il merito specifico.
Osservazioni Generali sulla Documentazione del PSI e VAS:
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- Criticità:
- Le osservazioni dei cittadini evidenziano che il PSI si limita a enunciare principi di localizzazione senza fondare quantitativamente le nuove volumetrie, ignorando senza individuare la reale capacità di carico degli ecosistemi locali e i costi futuri di gestione che deriverebbero dalle previsioni del PSI (stimati in €80.000 per ettaro ogni anno).
- Le osservazioni e indicazioni effettuate anche dagli enti (es. AUSL Centro) alle quali abbiamo fatto sempre riferimento, pur essendo state sempre puntuali e dettagliate, sono state respinte con formule standard asserendo genericamente essere in contrasto con le linee strategiche del PSI senza approfondire il merito.
- Risposta ricevuta: Viene dichiarato che le osservazioni sono “poco circostanziate” o “riduttive”, senza mai fornire risposte specifiche e puntuali.
- Criticità:
Contributi Uffici Regionali e della Soprintendenza:
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- Gli uffici della Regione, della Soprintendenza e del Settore Paesaggio hanno espresso pareri contrari, evidenziando la necessità di rivedere il dimensionamento del piano, privilegiando il riuso e la concentrazione dell’edificato.
- Questi contributi confermano tutte le stesse criticità sollevate dai cittadini, rafforzando la validità delle osservazioni e portando un’importante conferma alla correttezza ed imparzialità del nostro operato finalizzato unicamente al conseguimento del benessere futuro e sostenibile per il nostro territorio e le prossime generazioni.
In conclusione le osservazioni dei cittadini dimostrano chiaramente che:
- Le risposte fornite sono a nostro avviso sistematicamente generiche ed evasive, senza affrontare nel dettaglio le criticità sollevate.
- I pareri dei cittadini e degli enti esterni (Regione, Soprintendenza) evidenziano la necessità di rivedere i parametri urbanistici, ambientali e paesaggistici per garantire uno sviluppo economico e ambientale sostenibile.
- È urgente che, nei prossimi consigli comunali e nella Conferenza Paesaggistica, le osservazioni vengano prese in considerazione per apportare modifiche concrete al PSI, al fine di tutelare il territorio e il benessere delle future generazioni.
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