Ieri lunedi 30 gennaio abbiamo presentato al protocollo comunale di Empoli le prime 100 firme per ciascuna delle due richieste di avvio delle procedure referendarie ai sensi dell’art. 44 c. 4 dello statuto.
La prima richiesta di tipo consultivo relativo ad impianto di trattamento termico di rifiuti sul territorio di Empoli.
La seconda richiesta di tipo abrogativo della delibera del CC. n°93 del 18 ottobre 2022. (Multiutility)
Rimane l’attesa per la realizzazione del regolamento comunale di riferimento per il quale non sono stati ancora indicati tempi certi dall’amministrazione comunale.
Sempre ieri si è riunito il consiglio comunale che tra i vari argomenti all’ordine del giorno ha visto la discussione di due mozioni sulle quali ci sentiamo di doverci soffermare con particolare attenzione.
Il video del Consiglio Comunale è disponibile integralmente qui https://empoli.consiglicloud.it/meetings/bE03Qy9VMXZyL1k9
La prima mozione in questione è la mozione presentata dai gruppi consiliari Buongiorno Empoli Fabbrica Comune e Movimento 5 Stelle per annullamento e revoca deliberazione CC 93 del 18/10/2022 relativa alla “operazione multiutility”
Di fatto con questa mozione è stata richiesta la revoca della delibera di adesione alla operazione multiutility, che riguarda la fusione delle società che adesso gestiscono i servizi di acqua, gas e rifiuti in una unica società Alia S.p.a. che in futuro sarà quotata in borsa.
Tra le molte criticità emerse su questa operazione, il gruppo Buongiorno Empoli rende noto che CONSIAG detiene, come società pubblica, la rete idrica che secondo la legge in quanto bene demaniale non è cedibile. Con questa operazione si configura una situazione in cui la fusione di CONSIAG con altre società e la successiva quotazione in borsa porti di fatto ad una cessione delle stesse.
Altra osservazione di criticità emerge sulla modalità con cui è stata fatta la valutazione delle varie aziende oggetto della fusione sul fatto che le società si sono auto valutate. Di fatto con questo modello di valutazione la città di Firenze ne ottiene un ampio guadagno a svantaggio di tutte le altre città Empoli compresa.
Per il gruppo Fratelli d’Italia sussistono alla base dell’operazione vari errori nel percorso che ha portato alla sua realizzazione.
Per primo quello delle delibere diverse nei contenuti votate dai vari comuni nei propri consigli. Soprattutto per quanto riguarda il punto della quotazione in borsa che ad Empoli ed altri comuni è già stata accettata, mentre in altri è stata palesata come eventualità che dovrà quindi ripassare nei consigli comunali in un secondo momento.
Una multiutility così, anche a detta di Fratelli d’Italia è prospettata male con un “rischio di riverberare su ampia scala gli errori che abbiamo visto e purtroppo toccato con mano con Publiservizi ed Alia S.p.a.”.
In conclusione Fratelli d’Italia si dimostra comunque favorevole all’ingresso di soci privati per ottenere la forza necessaria per mantenere i capitali di valore sul territorio, annunciando la sua astensione al voto.
Su questo ultimo punto della quotazione in borsa con conseguente ingresso di soci privati il nostro comitato si trova in totale disaccordo.
Alla mozione ed alle osservazioni risponde la Sindaca Barnini partendo dal metodo utilizzato per la valutazione affermando che è stato adottato un metodo riconosciuto a livello internazionale, le quali conclusioni sono state analizzate da esperti nominati dal Tribunale del Comune di Firenze.
Sulla questione dell’incorporamento di CONSIAG afferma che le reti sono conferite dallo stato a CONSIAG per lo scopo di renderne possibile l’utilizzo e quindi la fusione, non impedendo tale scopo, non comporterebbe nessun impedimento di sorta.
Sulla questione della quotazione in borsa prospetta che se sarà necessario si potrà tornare in consiglio anche se già il nostro Consiglio Comunale si è già espresso.
La Sindaca illustra poi la Costituzione di una holding di secondo livello all’interno della holding principale, formata dai comuni della Val d’Elsa, con lo scopo di raggruppare e meglio rappresentare la titolarità delle quote dei territori della Val d’Elsa.
Anche secondo il Movimento 5 Stelle sussistono tutte le criticità sopra dette aggiungendo che questa mozione aveva lo scopo di invitare la maggioranza ad annullare la precedente delibera in modo da poter avviare un’altro percorso con tempi più congrui alla questione, più condiviso e partecipato.
Conclude Buongiorno Empoli ricordando che i sindaci proponenti sono tutti al secondo mandato e quindi non avranno modo di ricandidarsi. Motivo questo per il quale ancora una volta su di un tema molto importante non è stata cercata la partecipazione delle parti sociali e istituzionali.
Con questo ormai evidente scopo il progetto è stato presentato alla stampa 1 anno e mezzo fa, dopo di che il silenzio per un lungo periodo e poi all’improvviso la necessità di un passaggio rapido in tutti i consigli comunali per l’approvazione.
Su di un tema di tale importanza per la comunità era fondamentale un coinvolgimento della cittadinanza.
Aggiunge in risposta alle affermazioni della Sindaca, riguardo la presunta bontà dei metodi usati per la valutazione delle aziende che si andranno a fondere in Alia, ricordando le conclusioni della corte dei conti del Tribunale Firenze la quale ha detto che assume acriticamente le valutazioni fatte da ogni azienda con metodi diversi portando quindi dei dubbi su tale pratica.
Continua ricordando che anche per l’acquisizione fatta da Monte dei Paschi di Siena su Banca Antonveneta non fu predisposto un controllo delle valutazioni con modello duo diligence e sappiamo adesso come quella fu l’origine di tutti i mali di MPS.
Queste valutazioni come sono state effettuate ed accettate dalla nostra amministrazione comunale portano a Firenze un grande guadagno rispetto a Empoli e a gli altri comuni.
Sulla costituzione della holding di secondo livello, illustrata dalla Sindaca, Buongiorno Empoli spiega che questo rappresenta di fatto un chiaro tentativo di costruire un organo di resistenza alla forte probabilità che, con il modello quotazione in borsa, si avranno difficoltà a rappresentare i propri interessi, ammettendo quindi il rischio e l’impossibilità di evitare l’accumulo di potere nelle mani di singoli gruppi o holding finanziarie private.
Chiedendo di annullare la delibera per prendersi il tempo per analizzare insieme e meglio il progetto, ricorda che le altre grandi multiutility non stanno andando bene, quindi suggerisce di tenere presente gli errori degli altri tentando di immaginare altri modelli che possano essere per noi migliori.
La votazione purtroppo si è conclusa con il respingimento della mozione di annullamento, ma questo lo si sapeva già.
Per onore di cronaca e a favore di memoria futura (qualsiasi sia la vostra opinione sulla questione) questi i risultati di voto:
4 voti favorevoli dei consiglieri di di Lega, Buongiorno Empoli e Movimento 5 Stelle
13 voti contrari dei consiglieri di PD e Questa è Empoli
4 voti di astensione dei consiglieri di Fratelli d’Italia e Gruppo Misto
Di fatto è chiaro da quanto dichiarato con la votazione e con le risposte date dalla Sindaca alla mozione in oggetto, che non c’è mai stata volontà di discutere ne con i cittadini ne con i Consigli Comunali, ne da parte della nostra amministrazione ne da parte di tutte le forze proponenti su questo progetto.
Risultano altrettanto chiari anche gli intenti ed i rischi per cui si ritiene necessaria la realizzazione di una holding di secondo livello e questo dovrebbe far riflettere tutti sulla necessità di affrontare questo importante passo con tempi e modi adeguati valutando in modo profondo tutti i potenziali rischi e valori.
Sulla questione multiutility il nostro comitato continuerà ad approfondire tutti gli aspetti del progetto e organizzerà incontri pubblici per la discussione e condivisione come fatto nei mesi precedenti per il gassificatore.
La seconda mozione in questione riguarda le osservazioni fatte al progetto di Raddoppio ferroviario Empoli Granaiolo.
E’ stato chiesto all’amministrazione comunale se hanno ricevuto risposte dalla Regione e da Italferr riguardo alle osservazioni fatte al progetto di Raddoppio ferroviario Empoli Granaiolo, e se si ritiene il comportamento di Regione e Italferr adeguato e quindi se sia il caso di esprimere in modo ufficiale la necessità di una maggiore attenzione e rispetto sulle osservazioni e richieste fatte sia dall’amministrazione che dai cittadini.
La sindaca risponde che dalla Regione e da Italferr non sono pervenute risposte ufficiali nemmeno all’Amministrazione Comunale. Le uniche comunicazioni che hanno avuto sono quelle rilasciate da Italferr durante l’assemblea del 12 dic. scorso.
Ci sembra giusto quanto ribadito da Buongiorno Empoli in risposta alle dichiarazioni della Sindaca e di fronte ad una risposta non esaustiva.
Di fatto data l’assurdità del fatto che Italferr non dia risposte sarebbe doveroso da parte della nostra Amministrazione Comunale una mozione per richiedere un tavolo di confronto a Italferr per avviare un approfondimento sul progetto.
Questa secondo il nostro comitato è l’ennesima conferma del fatto che la nostra amministrazione comunale non riesce in questo momento a fare proprie in modo naturale le ragioni e necessità del territorio soprattutto quando si trova di fronte a progetti importanti, anche dal punto di vista economico.
A nostro avviso è doveroso un atto formale e deciso dell’amministrazione comunale con il quale si posizioni al fianco dei cittadini che ricordiamo, attraverso il comitato Empoli-Granaiolo Per un’altro Raddoppio, NON stanno chiedendo lo stop del progetto, ma stanno chiedendo che venga realizzato il raddoppio nel rispetto delle necessità delle comunità che si trovano interessate dai lavori di raddoppio della linea ferroviaria.
Nessuno meglio dei cittadini stessi può capire quali siano gli impatti del progetto proposto sulla comunità interessata e nessuno può sapere meglio di loro quali siano le loro necessità.
Per questo è dovere della amministrazione fare tutto quanto in suo potere per tutelare la futura qualità di vita della comunità di quelle frazioni.
Quando si sacrificano le minoranze, si sacrifica la bontà dei principi comuni.
Un’ultimo atto doveroso è quello che sentiamo di compiere in solidarietà al Sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni al quale è stata recapitata una lettera contenete un proiettile.
Dissentire è un diritto del quale come cittadini ci dobbiamo riappropriare in modo costruttivo e in rispetto delle regole della società civile in cui viviamo. Non è però assolutamente accettabile che si arrivi ad atti di minaccia come quella ricevuta dal Sindaco di Castelfiorentino.
In questa come in altre occasioni la nostra solidarietà va al Sindaco e una ferma denuncia verso l’atto intimidatorio.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.