É inaccettabile che PD e FDI continuino a non rispondere pubblicamente a cittadini, associazioni, associazioni di categoria, altri partiti politici, organi istituzionali di controllo, consiglieri e assessori comunali e regionali, riguardo alle tante gravi questioni di merito e di principio emerse su Multiutility. Questa é la dimostrazione del loro totale imbarazzo di fronte a un progetto di privatizzazione concepito e portato avanti da una parte dei loro sindaci, che hanno tradito il loro mandato elettorale, molto probabilmente già nel momento stesso della campagna elettorale del 2019 e che adesso si nascondono dietro al Consiglio di amministrazione e all’amministratore delegato della loro creatura Alia Multiutility.
“Lavorare concretamente per la ripubblicizzazione della compagine proprietaria dell’azienda che gestisce il servizio idrico destinando a questo obbiettivo le risorse derivanti dall’utile di gestione”. Questo promettevano i sindaci ai cittadini in tutti i programmi elettorali del 2019, in realtà appena insediati i nuovi sindaci hanno portato avanti, come uno dei primi atti ufficiali, la nomina dell’amministratore delegato della partecipata Alia, con lo scopo di privatizzare tutti i servizi primari, per i quali solo pochi mesi prima il PD ed i sindaci PD promettevano la ripubblicizzazione.
Alberto Irace, amministratore delegato di Alia Multiutility, in una intervista rilasciata a Milano Finanza il 10/02/2023 ne da chiara conferma con questa dichiarazione:
“Il progetto della Multiutility prende il via nel 2020, prima della guerra in Ucraina. Quando sono stato