Il PD empolese è NIMBY e Questa è Empoli come sempre allineato

Molti i fatti emersi ieri durante il consiglio comunale, prima fra tutte la volontà di PD e Questa è Empoli di realizzare il gassificatore ma non su Empoli, conquistando così la non tanto ambita medaglia di NIMBY che per tanto tempo avevano loro stessi cercato di affibbiare a chiunque si opponesse al gassificatore.

Per il resto alle molte domande a cui l’amministrazione era stata chiamata a rispondere di risposte ne sono arrivate davvero poche e molto vaghe, spesso evasive che dimostrano da una parte l’impossibilità del nostro Comune di ottenere una qualsivoglia risposta da Alia, che agisce ormai come organo indipendente in superiorità auto dichiarata, in barba al tanto sbandierato controllo pubblico che i comuni si vantano di avere e dall’altra parte la totale mancanza di volontà di partecipare al dialogo quando richiesto dalla nostra comunità.

Un fatto importante è emerso e cioè che Zignago aveva già espresso dal 2018 interessamento verso i terreni sui quali doveva sorgere il gassificatore. Per esattezza all’epoca l’interesse era finalizzato alla costruzione di capannoni per lo stoccaggio della merce prodotta in attesa di spedizione.
Questo significa oggi che prossimamente quando si arriverà a varare il nuovo piano, la questione specifica del cambio di destinazione su quei terreni andrà obbligatoriamente affrontata in modo specifico prendendo tutte le precauzioni del caso affinche l’eventuale variazione non dia modo ad altre attività lavorative di poter costruire su quei terreni.
Se questo non verrà fatto inevitabilmente dopo le elezioni il progetto gassificatore ritornerà sul nostro territorio grazie alla porta che l’amministrazione avrà lasciato aperta.

Nello specifico dei momenti di interrogazione sono avvenute poi ripetute violazioni ai regolamenti del consiglio comunale che non sono purtroppo nuove per questa amministrazione comunale ed anzi sempre più frequenti.
Ci riferiamo al fatto gravissimo che alla sindaca sia stato consentito più volte dal presidente Mantellassi di riprendere la parola a seguito della replica di risposta del consigliere che aveva portato l’interrogazione.
Queste gravi violazioni ai termini basilari che regolamentano le modalità di discussione e dello svolgimento delle attività consiliari sono l’ennesima dimostrazione della pretesa di onnipotenza che caratterizza l’amministrazione attuale verso tutti, siano essi altre cariche del Consiglio piuttosto che semplici cittadini.
In questo PD empolese sono attenti ai regolamenti solo quando sono gli altri a non rispettare i regolamenti, anche quelli minori, ma non quando dal comportamento scorretto si può trarre un vantaggio personale, Marchese del Grillo docet…

Scusate la non brevità di questo post, ma quello che è emerso in questa seduta risulta meglio rappresentato attraverso gli interventi degli interessati. Ecco di seguito un lungo ma dettagliato resoconto.

Interrogazione su gassificatore e Alia di Buongiorno Empoli

Barnini
Da visioni fatte la società Relife non risulta su Empoli
Si pensa che sia relativo all’autorizzazione data a Real già nel 2018 per lo stabilimento in Via del Molino Nuovo per lavorazione CSS.

Sulla richiesta fatta sul costo del progetto l’amministrazione risponde che non ha questi dati confermando indirettamente che anche se il comune di Empoli è proprietario di Alia, non è capace di accedere a dati semplici di una propria società riportando ai timori da noi espressi più volte sul fatto che già adesso non hanno più controllo su Alia e in previsione dell’operazione multiutility questa è una conferma grave.

Continua la sindaca dicendo che il comune di Empoli non ha acconsentito alla realizzazione del progetto, ma analizziamo noi che nei fatti il progetto è stato fatto da una società di proprietà del comune (Alia) a seguito della disponibilità che la sindaca ha espresso ad Alia stessa. Denunciando di essere continuamente sotto attacco strumentalizzato, la sindaca continua a insistere sul fatto che non ci sono documenti firmati, e su questo non possiamo che essere d’accordo anche noi, altrimenti sarebbe un fatto molto grave, ma il tutto è stato avviato da chi ha dato un parere favorevole ad Alia ed adesso non riesce a capire cosa la sua società stia facendo. Chi controlla chi?

Altra ennesima dimostrazione di ciò arriva con la dichiarazione sul fatto che il comune non sa se la regione abbia ricevuto i progetti del Gassificatore da Alia e soprattutto dal completo disinteresse dell’amministrazione anche di fronte alle dichiarazioni del presidente di Alia.

Riguardo ai terreni in oggetto viene precisato che il piano intercomunale ha raccolto contributi di partecipazione da parte dei privati 2 anni fa e in quella data c’era stata una proposta che riguarda Zignago.
Questo porta due punti fondamentali.
Il primo è quello della necessità di valutare con attenzione le richieste di Zignago su questi terreni dato che Zignago è stata in qualche modo interessata nel progetto Gassificatore e come detto, prossimamente quando si arriverà a varare il nuovo piano, la questione specifica del cambio di destinazione su quei terreni andrà obbligatoriamente affrontata in modo specifico prendendo tutte le precauzioni del caso affinche l’eventuale variazione non dia modo ad altre attività lavorative di poter costruire su quei terreni.
Se questo non verrà fatto, inevitabilmente dopo le elezioni il progetto gassificatore tornerà sul nostro territorio grazie alla porta che l’amministrazione avrà lasciata aperta.
Il secondo svela un retroscena particolare.
Per chi ben ricorda sono emersi alla cronaca nello scorso anno i modi e tempi dell’acquisto dei terreni, che sul momento non convincevano e hanno portato a ipotesi di vario tipo. L’amministrazione ne era stata da noi avvisata dopo segnalazioni di diversi cittadini e proprietari dei terreni e aveva promesso di approfondire e dare risposte che non ha mai dato nonostante adesso ammetta di esserne sempre stata a conoscenza.

Masi
Si esprime con rammarico verso l’amministrazione in quanto come comune siamo soci proprietari e dovevamo chiedere ad Alia, ma il non averlo fatto dimostra la volontà dell’amministrazione di non rispondere a nessuna domanda.
Noi aggiungiamo a questo la domanda perché? Forse quando si parla di operazioni economiche di questa portata scaturite da disponibilità date a cuore leggero le cifre potrebbero impressionare?

Giusta l’osservazione di Masi sul fatto che a seconda di come si affronti la posizione di Alia e Zignago nell’ottica progetto Gassificatore, in una risposta i due sono soci, in un’altra ha fatto tutto Zignago che non ha niente a che vedere con Alia.

Barnini
Cerca di replicare affermando che il progetto era presentato da Alia e c’era il logo di Zignago per una possibile sinergia in quanto i due sono soci in una società che ha come scopo il recupero dei rottami vetrosi (noi facciamo notare che i rottami vetrosi con il gassificatore non c’entrano niente, Alia ha tanti altri soci in tante società ma non c’erano tutti i loro loghi e Zignago non ha mai partecipato a nessun evento e non ha mai dato conferma del suo coinvolgimento diretto nel progetto).

A margine del contenuto degli interventi c’è da ricordare, come detto, il fatto che la sindaca approfitta della seduta per rivolgersi al pubblico, senza che il pubblico possa avere possibilità di replica in quanto il pubblico può solo assistere, e ripetutamente replica alle osservazioni fatte alle sue risposte dall’opposizione. Situazione questa che non è consentita dal regolamento e che il presidente Mantellassi lascia verificare più volte senza intervenire. Questa è l’ennesima dimostrazione della mancanza di rispetto che caratterizza l’amministrazione attuale a partire dalla sua carica più alta verso tutti, siano essi altre cariche del Consiglio piuttosto che semplici cittadini.

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Riguardo al patto parasociale su tema Multiutility secondo livello proposta da PD Questa è Empoli

Barnini
Il progetto Multiutility è un punto importante di un percorso che vede posizioni distinte su multiutility si oppure no e sulla sua quotazione in borsa.
Continua dicendo che a parte questo il patto parasociale è uno strumento buono perché serve a costruire un rapporto vincolante e per la valorizzazione della quota parte di Empoli, e poi che nel patto sussistono accordi per i quali Empoli è capofila di patto di sindacato con obbligo per tutti di riportare e allinearsi sempre alle posizioni prese dalla maggioranza.

Masi
Questo comporterà un obbligo per le prossime amministrazioni a rimanere legate a questi patti per 5 anni pena multa o esclusione dal sindacato.
Dato che la cessione delle quote di Publiservizi comprese quelle di Acque spa. è in fase di valutazione giuridica si poteva aspettare a compiere questo passo estremamente limitante e vincolante.

Barnini
Risponde travisando l’osservazione di Masi dicendo che il giudice si esprime non sulla bontà della multiutility ma solo sulla correttezza della cessione quote di Acque attraverso Publiservizi.
Evidentemente se l’amministrazione sente sempre la necessità di giustificare l’operazione multiutility una certa nota di disagio nei confronti dell’operazione emerge chiaramente anche da parte di chi la propone.

Poggianti
Il procedimento cautelare serve a verificare se Acque spa è stata coinvolta correttamente o se non è stato seguito iter corretto nell’operazione di cessione quote. Questo potrebbe avere conseguenze di depotenziamento delle potenzialità del comune di Empoli all’interno della società di secondo livello, oppure addirittura un maggiore esborso economico da parte degli enti per compensare il mancato conferimento quote.
Questo comunque dimostra il fallimento delle opere di concertazione e coinvolgimento tra enti e imprese attraverso passaggi affrettati e raffazzonati.
Chiaro segno della dispersione del poter contrattuale che era da prevedere e che era stato previsto come FDI .
Secondo Poggianti sono stati fatti molti gravi errori ma la multiutility è necessaria per difenderci dagli altri. Astensione costruttiva da parte di FDI .
Unica osservazione da parte nostra sul fatto che Poggianti non considera l’unica opzione che ci terrebbe veramente al sicuro dalle altre multiutility e cioè una società al 100% pubblica senza obbligo di messa a bando di gara.

Cioni
Il fatto che su argomenti centrali la maggioranza attacchi sistematicamente le altre posizioni politiche cercando di derubricare in modo semplicistico tutto a mere questioni tecniche sule quali non ci possa essere spazio di interpretazione è imbarazzante.
In acque spa si era votato precedentemente per liquidare il socio Acea per ripubblicizzare totalmente l’azienda, ma poi arriva improvvisamente il processo multiutility in atto anche se non era nei programmi elettorali. Di fatto dichiarare di ripubblicizzare quotando in borsa è un ossimoro.
Come già visto e poi frettolosamente “corretto” quella di Firenze resterà una maggioranza intaccabile, ma comunque viene riproposta una ennesima società per tentare di limitare tutto ciò.
Tutto questo ha chiaramente lo scopo di oscurare la partecipazione dei cittadini.

Falorni
A sua detta interviene per difendere le capacità intellettive dei consiglieri di maggioranza ma di fatto non risponde nei meriti della discussione. Intervento di fatto completamente al di fuori del tema della discussione.

Osserviamo noi che con questo passo si è purtroppo preso un impegno economico che non servirà certo alla collettività che dovrà sostenerlo e che sarà altresì gravata da vincoli autoimposti.
Al fine di riportare l’opzione che era più conveniente sotto tutti i punti di vista diciamo che rimanere fuori dalla multiutility di secondo livello e dalla multiutility Toscana 2 avrebbe comportato il diritto di partecipare con un rappresentante diretto del comune a tutte le assemblee dei soci e soprattutto di incassare gli utili in modo integrale senza dover pagare le spese di mantenimento di holding inutili che portano solo limiti alla libertà di rappresentanza del nostro comune.

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Mozione su impianti trattamento rifiuti presentato da PD e Questa è Empoli

Falorni
A seguito della presentazione del testo proposto da Trasparenza per Empoli non pienamente condiviso è stato deciso di presentare una mozione diversa richiamando le comunicazioni fatte dalla sindaca ad Alia e regione e poi la delibera del Consiglio comunale e considerando il fatto che la regione non ha predisposto il nuovo piano, è ritenuto necessario ribadire il no all’impianto su Empoli sollecitando la regione a dotarsi di impianti ma non sul territorio di Empoli.
Diciamo noi che finalmente dopo tanto tempo che si cerca di attribuire il bollino nimby ai cittadini senza successo, l’amministrazione decide di dichiarare la propria essenza NIMBY, o meglio ancora NIMTO ovvero “non nel mio mandato politico” soprattutto in vista delle prossime elezioni.
Come se non bastasse a dimostrare la totale ignoranza dell’amministrazione sull’argomento fanno da cornice le considerazioni sulla quale la loro mozione cerca motivazione nelle quali viene affermato che i gassificatori sono necessari alla chiusura del ciclo rifiuti, quando come tutti ormai sanno bene, quegli impianti generano rifiuti speciali pericolosi destinati a discariche speciali e quindi non chiudono un bel niente.
Come ci aspettavamo immancabile l’attacco infondato alla strategia rifiuti zero della quale l’amministrazione conferma di non conoscere nemmeno le basi.

Durante la discussione viene proposto un emendamento da FDI per un protocollo d’intesa da realizzare con la regione per impegnare tutte le parti a non realizzare impianti sperimentali di Gassificazione. Poteva essere una possibilità per portare la regione ad adottare altre politiche più virtuose, ma il PD non accetta l’emendamento ed in votazione viene quindi bocciato.

Cioni
Le considerazioni lasciano perplessi tanto quanto la dichiarazione nimby. Alle politiche regionali vanno critiche per come la regione ha concepito il bando di interesse.
Arrivano poi precisazioni giuste di Masi rispetto alla demagogia dimostrata dall’amministrazione nei confronti di rifiuti zero. Quindi voto contrario.

Barnini
Non possiamo aspettare rifiuti zero perché dovremmo variare il sistema di produzione per ridurre la produzione di rifiuti e questo pare per lei non proponibile. Cerca di argomentare il solito passo in cui si chiuderebbe il ciclo con l’incenerimento in modo goffo e soprattutto evita di chiarire il fatto che le soluzioni di chiusura non sono il termovalorizzatore o la discarica, ma dato che i rifiuti prodotti dal termovalorizzatore vanno in discarica, purtroppo ad oggi l’unica soluzione di chiusura è la discarica. Noi diciamo che con onestà intellettuale ci dobbiamo chiedere se vogliamo continuare a chiudere il ciclo con discariche pericolose o con nuove discariche di soli materiali inerti.

Passa così la mozione NIMTO del PD.
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Mozione su impianti trattamento rifiuti presentato da FDI, Lega, Buongiorno Empoli, M5S, Gruppo misto

Premessa sulla mozione che è stata proposta da Trasparenza per Empoli e che è stata accettata e presentata dai gruppi di opposizione poichè la nostra sindaca e quello di Prato si sono espressi a favore della realizzazione degli impianti raccogliendo la disponibilità dell’assessore Monni a parlarne, da qui la richiesta oggetto della mozione.

Di fatto essendo già stata approvata la mozione nimby della maggioranza la discussione della nostra mozione rimane una formalità che si conclude con la bocciatura.

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