🧠 Sulla questione della quotazione grave errore di Giani che dice: “L’articolo 49 della Costituzione assegna ai Partiti ruolo di indirizzo”.

Errore grave che non può essere perdonato ad un presidente di regione in quanto l’art. 49 recita: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.”

Con questo si esprime chiaramente il concetto che i cittadini riuniti in un partito concorrono assieme al resto dei cittadini esterni al partito, in modo democratico, a determinare le scelte nazionali, e non in modo autoritario e unilaterale come intende Giani. Quindi se il presidente della regione ed il PD vogliono rispettare la costituzione devono obbligatoriamente confrontarsi, interpellare e fare quello che la maggior parte dei cittadini deciderà come migliore soluzione, anche e soprattutto fuori dal loro partito in rispetto del metodo democratico, dove nella tassonomia della costituzione italiana il termine democratico non é associato al partito PD, ma bensì alla partecipazione di tutta la popolazione (anche se é deprimente doverlo ricordare, é evidentemente necessario).

Sulla questione dell’azionariato diffuso proposto da Fallani e sostenuto da Giani, é bene inquadrarlo in un contesto sociale attuale ben preciso dove pochi avranno soldi da metterci e prenderanno lo zero virgola annuale di interessi ma pagheranno un aumento in bolletta di diversi punti percentuali. Per quelli che non hanno soldi da metterci e quindi essendo probabilmente già in difficoltà, vedranno aumentare anche loro le loro bollette per pagare dividendi a quelli a cui i soldi non mancano. Un sistema estremamente antidemocratico e opprimente per le fasce più deboli della popolazione.

Ma peggio di lui riesce a fare solo Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che al solo scopo di fare opposizione preconcetta al partito di Giani, si inalbera sostenendo che la borsa é l’unico mezzo per garantire che ” i servizi pubblici essenziali quali acqua, energia, rifiuti continuino ad essere governati dai territori e continuino ad avere un governo pubblico”, quando tutti ormai hanno capito che in quel modo ogni 20 anni si devono rimettere i servizi a bando di gara e quindi prima o poi si perderanno tutti i servizi, mentre secondo l’articolo 43 della costituzione, con una società completamente pubblica si possono gestire tutti i servizi senza dover fare bandi di gara e quindi assicurandosi la gestione ed il governo per sempre e senza preoccupazioni, abbattendo realmente tutti i costi compresi quelli aggiuntivi di remunerazione dei soci privati che dovremmo invece sostenere con la quotazione in borsa.

Una sola cosa é certa e cioè che tutte le opinioni in un sistema democratico sono legittime, ma per prendere una decisione si deve obbligatoriamente attraversare una fase di reale confronto, non attraverso sterili comunicati stampa, ma attraverso incontri reali con la cittadinanza dove si possa dialogare, proporre, argomentare e controbattere, come da mesi andiamo chiedendo. Se qualcuno sta cercando sistematicamente di evitare questo, forte della propria capacita di apparire in modo univoco sulla stampa, oltre ad andare contro i principi democratici, sta dimostrando di non avere argomentazioni per sostenere un confronto aperto e democratico. Se i partiti sono convinti di quello che dicono, accettino i confronti pubblici.

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