🚀 Conferme dalla Regione Toscana sulle preoccupanti previsioni del PSI ‼️

Riportiamo in questo comunicato alla cittadinanza le osservazioni al Piano Strutturale Intercomunale formulate dagli enti regionali preposti, confortati dal fatto che anche detti enti esprimono le nostre stesse perplessitĂ , ma allo stesso tempo permangono le preoccupazioni confermate dalla regione, per gli effetti che queste previsioni avranno sui beni ambientali e sulla qualitĂ  della nostra vita se non riusciremo a recepire integralmente le indicazioni ricevute.

Come cittadini, nel rispetto delle indicazioni qui di seguito riportate, ci impegneremo per facilitare un dialogo costruttivo tra l’amministrazione e tutti gli enti coinvolti per la loro realizzazione.

Di seguito alcuni estratti dalle 28 pagine di osservazioni effettuate dagli organi regionali “Direzione Urbanistica e SostenibilitĂ  Settore VAS e VIncA” e “DIREZIONE URBANISTICA E SOSTENIBILITĂ€ Settore Sistema Informativo e Pianificazione del Territorio”, e altri enti. A conclusione riportiamo per a conoscenza della cittadinanza anche le preoccupanti conclusioni del report sulla qualitĂ  dell’aria contenute nel rapporto annuale USL.

OSSERVAZIONI al PSI:

“Tale dimensionamento non risulta peraltro giustificato nè dall’andamento demografico, che risulta sostanzialmente stabile, né dalla crescita del sistema socio-economico dei territori compresi dal P.S.I.C.T.”

“Si evidenzia tuttavia, dalla documentazione prodotta, la mancanza del monitoraggio ambientale del quadro pianificatorio pregresso, mancando così una valutazione dei parametri ambientali misurati nelle diverse fasi di attuazione degli strumenti medesimi.”

“Il dimensionamento previsto fuori del Territorio Urbanizzato (con riferimento soprattutto agli elevati valori di Nuove Edificazioni) per la funzione industriale/artigianale contribuisce ad alimentare ulteriormente il processo di artificializzazione delle aree libere residuali e di erosione del territorio agricolo, riducendone i servizi ecosistemici offerti ed esponendo il territorio a maggiori impatti e rischi connessi ai pericoli climatici.

Seppure tali previsioni abbiano natura esclusivamente strategica, determinano effetti ambientali potenzialmente negativi, collegati al maggior carico antropico: acqua (maggior consumo di risorsa, richiesta di maggior capacità depurativa ecc.), aria (emissioni in atmosfera) e suolo (consumo e impermeabilizzazione) in un contesto già fortemente antropizzato.”

“Si ritiene pertanto opportuno porre particolare attenzione alla sostenibilità ambientale del dimensionamento ipotizzato che dovrebbe essere rivalutato in una logica di maggior contenimento delle pressioni ambientali e di prevenzione rispetto ai potenziali rischi indotti dai pericoli climatici.”

“non si rileva tuttavia un’analisi quali-quantitativa in merito all’incidenza delle emissioni stimate per le nuove previsioni rispetto al quadro emissivo secondo le indicazioni contenute nelle norme del PRQA (Piano Regionale QualitĂ  Aria) sopra citate.

In mancanza di tali analisi è pertanto necessario inserire nelle NTA (Norme Tecniche Attuazione) una indicazione affinché i singoli PO (Piani Operativi) conducano le analisi e le valutazioni richieste dal PRQA e definiscano misure volte al non aggravio del quadro emissivo connesso alle trasformazioni.”

“Per quanto riguarda l’individuazione delle alternative, non sembrano essere elaborate opzioni alternative di piano.”

“Si ritiene necessario prevedere un monitoraggio nel consumo delle risorse, per l’efficienza delle reti idrauliche, per le opere di messa in sicurezza idraulica ecc.”

“Dimensionamento del piano

Si rinvia al contributo del Settore VAS-Vinca allegato, con riferimento alla necessità di motivare tale dimensionamento, di valutarne la riduzione e di prevedere specifiche prescrizioni ai futuri P.O.”

Infine dalla RELAZIONE SANITARIA Anno 2023 USL riportiamo quanto segue:

“Qualità dell’aria

Considerando l’intero anno 2023, rispetto al particolato PM10, al particolato PM2,5, al biossido di azoto, all’ozono e al benzo(a)pirene tutte le stazioni del territorio dell’AUSL TC, così come quelle di tutta la Toscana, hanno rispettato, come giĂ  da diversi anni, il valore soglia indicato nel D.lgs. 155/2010, tuttavia, nel 2023 tutte le stazioni sul territorio dell’AUSL Toscana Centro hanno registrato una media annuale in eccesso rispetto al valore guida raccomandato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della SanitĂ ) nelle nuove linee guida sulla qualitĂ  dell’aria globale 2023 per la salvaguardia della salute.”

“In conclusione, la qualità dell’aria respirata da chi vive e lavora nell’area dell’AUSL TC rispetta per lo più i limiti normativi, ma resta in parte lontana dagli standard di qualità raccomandati dall’OMS per la salute.

La letteratura scientifica ha infatti chiarito che il particolato atmosferico ha un ruolo significativo nella mortalità e nell’incidenza di patologie cardiovascolari, respiratorie e di tumori, in particolare di quelli polmonari. L’inquinamento atmosferico è stato incluso dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro (IARC) tra le sostanze del Gruppo 1 (https://monographs.iarc.fr/wp- content/uploads/2018/06/mono109-F12.pdf), cancerogeni certi per l’uomo. Ci sono inoltre crescenti nuove evidenze di una possibile relazione tra inquinamento dell’aria e insorgenza di malattie degenerative neurologiche e problemi in neonati di madri esposte in gravidanza.”

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