Condividiamo il contributo della commissione territoriale dell’ordine degli architetti di Firenze, inviato all’amministrazione comunale, riguardo al percorso partecipativo per la variante al Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico di Empoli.
Segnaliamo alcuni passaggi significativi estratti dal contributo:
– “a nostro avviso, non sono state raccolte in maniera strutturata le istanze dei presenti, né è stata data esauriente risposta alle domande poste nel merito delle motivazioni a monte delle decisioni prese”
– “si nutrono serie perplessità sulla effettiva volontà dell’Amministrazione di dare al processo partecipativo la valenza che meritava”
– “non è stato sufficientemente fugato il dubbio che, per la rilevanza delle azioni proposte, lo strumento della variante sia davvero quello appropriato”
– “esorta l’Amministrazione a non fare un uso retorico dello strumento della partecipazione, ma a trovare in esso l’occasione per un patto di fiducia e collaborazione reale con la cittadinanza”
Ringraziando l’ordine degli architetti per la professionalità e l’interesse dimostrato, riportiamo di seguito il contributo integrale.
Al Comune di Empoli, settore IV – Gestione del Territorio
Contributo della Commissione Territoriale Empolese Valdelsa dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Firenze nell’ambito delle “attività di informazione e partecipazione” per la Variante al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico del Comune di Empoli
Il 5 Luglio 2023 alcuni membri della nostra Commissione hanno partecipato, in rappresentanza dell’Ordine degli Architetti PPC di Firenze, all’incontro previsto all’interno del programma delle attività di informazione e partecipazione per la definizione della Variante in oggetto.
Senza entrare nel merito degli interventi previsti dalla Variante, che saranno eventualmente oggetto di osservazioni da presentare nei tempi e con le modalità previste dalla legge, a questa Commissione, in accordo con il Consiglio dell’Ordine, preme sottolineare quanto segue:
– durante l’incontro sono state presentate ipotesi di progetto in avanzato stato di definizione e, a nostro avviso, non sono state raccolte in maniera strutturata le istanze dei presenti, né è stata data esauriente risposta alle domande poste nel merito delle motivazioni a monte delle decisioni prese;
– nonostante quindi la disponibilità della nostra Commissione a dare un contributo di merito alla costruzione, definizione ed elaborazione dei contenuti della Variante, come prevede la legge urbanistica regionale, si nutrono serie perplessità sulla effettiva volontà dell’Amministrazione di dare al processo partecipativo la valenza che meritava, soprattutto considerando che lo strumento della Variante viene scelto proprio per far fronte in tempi più rapidi alle esigenze della popolazione;
– inoltre, pur nella piena consapevolezza che i tempi della pianificazione ordinaria non sono compatibili con la rapidità che talune scelte impongono, durante il suddetto incontro non è stato sufficientemente fugato il dubbio che, per la rilevanza delle azioni proposte, lo strumento della variante sia davvero quello appropriato;
– risulta infatti evidente che gli interventi previsti siano stati proposti senza che siano state ancora definite né una pianificazione compiutamente organica né una analisi completa delle ricadute di tali interventi sul tessuto economico e sociale.
Fatte queste premesse, la nostra Commissione Territoriale, riservandosi di approfondire nel merito le singole azioni inserite nella Variante nella fase di presentazione delle osservazioni, esorta l’Amministrazione a non fare un uso retorico dello strumento della partecipazione, ma a trovare in esso l’occasione per un patto di fiducia e collaborazione reale con la cittadinanza, sfruttando il potenziale che da essa può emergere, sottolineando come questo possa valere a maggior ragione per l’apporto che possono dare le professioni tecniche.
Inoltre evidenzia la necessità di un serio approfondimento in merito all’efficacia della pianificazione urbanistica, così come pensata nei tempi e nei modi dalla Legge Regionale 65 del 2014, per il quale si rende, insieme al Consiglio dell’Ordine, fin da subito disponibile.
Commissione OAF Empolese Valdelsa
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