3 alluvioni in 5 anni

📍 Circolo ARCI di Marcignana

🗓 Mercoledì 2 aprile 2025

🕘 Ore 21:15

Cosa sta succedendo al nostro territorio?

Danni crescenti, urbanizzazioni che avanzano, fondi insufficienti, prevenzione debole. Ne parliamo insieme a partire dai dati, dai documenti ufficiali, dai fatti.

Tre alluvioni non sono casualità, ma il segno innegabile del cambiamento climatico e di scelte sbagliate.

È il momento di chiedere più manutenzione, più tutela e meno cemento.

👉 Partecipate!

Invitati anche Sindaci, Assessori e Consiglieri dei Comuni di Empoli, Vinci, Montelupo Fiorentino, Capraia e Limite, Cerreto Guidi.

3 alluvioni in 5 anni, iniziano gli incontri di comunità

Finita l’allerta è nostro compito informarci, informare e confrontarci per ripensare l’ulteriore danno che si va programmando con i nuovi piani urbanistici del PSI, POC e raddoppio ferroviario, sull’impatto che avranno su tutto il territorio e sulle responsabilità e competenze locali e regionali.

Una città più consapevole è una città più sicura, diamoci una mano, diamo una mano alla nostra città tutti assieme per scongiurare nuovi danni e ottenere prevenzione, più tutele e maggiore attenzione.

La solidarietà è l’unico investimento che non fallisce mai, partecipa alle assemblee cittadine nei circoli della città di Empoli e di Vinci. Gli incontri sono aperti a tutte le persone che vogliano portare testimonianze e competenze o informarsi, sono invitati anche politici in carica e non, comunali e regionali.

26 marzo ore 21.15 Circolo ARCI Sovigliana
27 marzo ore 21.15 Circolo ARCI Ponzano
31 marzo ore 21.15 Circolo ARCI Sant’Andrea
02 aprile ore 21.15 Circolo ARCI Marcignana

Eventi organizzati da:

Trasparenza per Empoli

Per un altro raddoppio Empoli Granaiolo

Assemblea permanente NO KEU

Salviamo la collina dal cemento

Spicchio meno cemento più verde

Le Mamme di News a tutto Gas

Stop5gEmpoliValdelsa

Comitato Stadio si ma non così

Marcignana non si piega

Comitato Viale IV Novembre

Sommersi due volte: dall’acqua e dall’indifferenza

Dando uno sguardo alle immagini con la quali il Comune di Empoli ha deciso di accompagnare il comunicato stampa in cui vengono riportati i numeri dei soccorsi alla popolazione, in alcune sembra che il territorio comunale finisca al “Coppone” o che nella zona della “Città Produttiva” (Pagnana, Vitiana, Marcignana, Castelluccio) e anche Molin Nuovo, Sant’Andrea, Brusciana e Fontanella (zona interessata dal raddoppio ferroviario) non siano state interessate dagli eventi alluvionali.
In altre come nella realtà Pagnana, Vitiana, Marcignana, Castelluccio, Molin Nuovo, Sant’Andrea Brusciana e Fontanella sono state duramente colpite, al pari e a tratti forse più della martoriata frazione di Ponzano.
Stranamente però hanno avuto scarso rilievo nella cronaca giornalistica e in quella istituzionale.

Per capire la situazione di queste zone alle 22 di domenica c’erano ancora famiglie in difficoltà nell’uscire di casa per il livello dell’acqua attorno alle loro abitazioni.
Sarà un caso ma le situazioni più critiche sono proprio nelle località dove sono localizzate alcune importanti previsioni di nuove edificazioni comprese nel PSI e POC o dove sono previste importanti opere per la realizzazione del raddoppio ferroviario.
Sarà un caso ma il Presidente di Regione Giani e la Sindaca di Firenze Funaro non sono stati accompagnati a vedere la situazione emergenziale in queste frazioni, ne tantomeno le autorità comunali hanno fatto sentire con convinzione la loro importante presenza con tanto di fotografi al seguito.

Il legame tra i piani strutturali (PSI e POC) e le istituzioni Regionali sono più che attuali in quanto gli uffici regionali dovranno prossimamente esprime l’ultimo e decisivo parere sulla fattibilità delle proposte edilizie contenute nei piani urbanistici, potendo respingere e ridimensionare tutte quelle proposte non adatte a tutela dei nostri abitati. Una importante occasione persa quindi per il nostro fragile territorio e per il Presidente della Regione, alla quale possiamo comunque riparare nel prossimo periodo, quando Continue reading “Sommersi due volte: dall’acqua e dall’indifferenza”

I Costi Nascosti delle Politiche Urbanistiche

Ancora conferme sugli immensi costi che stiamo pagando e che pagheranno i nostri figli per le pianificazioni urbanistiche purtroppo ancora in atto.
Ma di quali costi stiamo parlando e chi li pagherà?
Dall’assessore regionale Monia Monni, durante un tavolo di lavoro con il Comune di Cerreto Guidi, arrivano importanti risposte che confermano come non si possa definire progresso o crescita qualsiasi azione o programmazione che aggravi ulteriormente l’esposizione già critica di un territorio fragile ai rischi ambientali ed economici, rischi comprovati da costi e dati già oggi allarmanti.

Una parte significativa delle attuali previsioni urbanistiche del PSI e del POC, come dichiarato dagli organi regionali, peserà ulteriormente sul nostro territorio e dunque sulle generazioni future.
L’assessore Monni, riguardo alla situazione globale attuale, conferma quanto finora da noi evidenziato circa le criticità del Piano Strutturale dei nostri Comuni:
“Siamo davanti a una crisi aggravata dal cambiamento climatico. Le nostre città non sono state pianificate per sopportare quantitativi di pioggia così elevati in tempi così brevi.”
Il piano dei fabbisogni riportato dall’assessore Monni ammonta a 1 miliardo di euro, di cui 58 milioni destinati alla Valdelsa, da affiancare ai 2,7 miliardi di danni diretti provocati dall’alluvione in tutta la regione.

Previsioni urbanistiche errate non solo genereranno costi ambientali ed economici immediati, ma rappresenteranno anche un’eredità negativa che graverà pesantemente sulle condizioni di vita e sulla sostenibilità economica e ambientale dei nostri figli e nipoti. Si tratta di responsabilità politiche e amministrative con conseguenze prolungate nel tempo, che condanneranno le prossime generazioni a sostenere oneri e difficoltà che potevano essere evitati con scelte più responsabili e lungimiranti.

L’assessore regionale Monni precisa che non è ancora nota la dotazione finanziaria che verrà messa a Continue reading “I Costi Nascosti delle Politiche Urbanistiche”

Fragilità, silenzi e disastri: chi pagherà il prezzo del PSI empolese?

15 avvisi di conclusione indagini per le esondazioni del 2-3 novembre 2023.
Quando l’acqua torna, ma le lezioni non si imparano nell’empolese si procede con sprezzo delle osservazioni critiche degli enti regionali, determinati a portare a termine un Piano Urbanistico del quale sono evidenti criticità e rischi, a Prato la Procura ha notificato 15 avvisi di conclusione indagini per le esondazioni del 2-3 novembre 2023. I destinatari sono amministratori dei comuni di Prato e Montemurlo, in carica all’epoca degli eventi, per i quali si ipotizzano i reati di omicidio e disastro colposo. Agli indagati viene contestata anche la mancata adozione di misure di sicurezza, nonostante la consapevolezza del rischio idrogeologico del territorio.

Che le responsabilità di quanto accaduto nel novembre 2023 siano da ricondurre alle scelte urbanistiche sostenute negli anni dalle amministrazioni locali è apparso chiaro fin da subito, tanto da spingere il Presidente della Regione Giani a dichiarare:
“Lo dico da presidente della Regione, che nessun sindaco mi venga poi a presentare piani urbanistici dove io stamattina ho visto l’acqua. Noi ci dobbiamo rendere conto, proprio attraverso quella che è la fotografia oggi del territorio, quanto la logica del consumo zero sia importante d’ora in avanti.”

Perché è evidente che quanto accaduto fosse non solo prevedibile, ma anche evitabile. Costruire in aree a rischio idrogeologico, pur nel rispetto delle normative compensative vigenti, non basta e non basterà a scongiurare il ripetersi di simili eventi.

A confermare questa consapevolezza sono arrivate anche le parole di Bernardo Gozzini, amministratore del consorzio LaMMA:
“È chiaro che il cambiamento climatico rimette in discussione purtroppo tutta quella che è la fase di progettazione, che è basata su tempi di ritorno che forse a questo punto saltano dal punto di vista statistico, e quindi bisogna trovare una modalità nuova.”
“La tecnica dei tempi di ritorno non è più efficace.”

Dichiarazioni rafforzate da quelle dell’Ing. Giovanni Massini, Direttore Difesa del suolo e Protezione civile, che sottolinea la necessità “di agire su tutte le misure possibili diminuendo il rischio senza aumentare il danno. Estremizzo: in qualche situazione può essere più utile delocalizzare una qualche struttura che fare tutti gli interventi che avrebbero un costo molto superiore per la sua messa in sicurezza.” Continue reading “Fragilità, silenzi e disastri: chi pagherà il prezzo del PSI empolese?”

Forza Italia e il PSI: confronto sui numeri

Forza Italia condivide sostanzialmente la visione urbanistica dell’Amministrazione Comunale, ma il suo comunicato critico al PSI rivela una scarsa conoscenza dei dati reali del territorio. Come abbiamo sempre sostenuto le critiche da parte di tutti sono legittime e talvolta doverose, ma è anche un dovere morale di chiunque muova delle critiche portare dei dati oggettivi a supporto delle proprie posizioni, altrimenti il rischio è quello di creare solo confusione.

Edilizia residenziale
FI denuncia una presunta riduzione delle nuove edificazioni residenziali, affermando: “Un controsenso considerato che nel periodo in cui viviamo: mancano le residenze“.
Tuttavia, i dati ufficiali del PSI rivelano il contrario: Empoli ha il 13,7% di abitazioni vuote e il 31,8% sotto utilizzate, con una tendenza in aumento. La carenza di residenze non trova quindi riscontro nei numeri a dimostrazione che se c’è una cosa che a Empoli non manca sono proprio le residenze.

Sviluppo produttivo
FI sostiene che il PSI “limita lo sviluppo delle attività produttive con il conseguente sviluppo socio-economico“.
Le osservazioni della Regione Toscana numeri alla mano chiariscono invece che “tale dimensionamento non risulta peraltro giustificato nè dall’andamento demografico, che risulta sostanzialmente stabile, né dalla crescita del sistema socio-economico dei territori soprattutto in riferimento alle funzioni “residenziale” e “industriale/artigianale”“.
Inoltre, è utile osservare che negli anni passati le ampie possibilità edificatorie concesse non hanno Continue reading “Forza Italia e il PSI: confronto sui numeri”

KEU: Dall’Inquinamento alla Beffa, il Futuro che Non Meritiamo

Apprendiamo con poco stupore e molta indignazione che dopo anni di parole spese dal governatore della regione e dai sindaci passati e presenti per rassicurare la cittadinanza dell’intero territorio, la soluzione decisa per il disastro ambientale del KEU sotto la SR 429 non sarà una bonifica ma una mera invettiva verbale che è di fatto nient’altro che una discarica diffusa permanente.
Niente bonifica ma “messa in sicurezza permanente”, in altre parole che se la vedano quelli che verranno dopo di noi (vedi i nostri figli) sia dal punto di vista sanitario che economico.
D’altronde il Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati e dell’economia circolare doveva pur partire da qualche parte e dopo tanta attesa arriva a occuparsi del KEU e lo fa in piena coerenza con quel piano regionale, rivelando il significato che in regione Toscana viene dato al termine tanto abusato “economia circolare”, profilando un futuro di discariche diffuse che di circolare hanno solo il fatto che ci circonderanno sempre più.
Innumerevoli conferme ormai si sprecano del fatto che da un punto di vista sanitario la nostra regione abbia totalmente perso le redini del controllo e anche la capacità di concepire un sistema funzionale e utile per la collettività. Dai continui tagli agli organi addetti alla vigilanza e prevenzione in ambito sanitario e ambientale (vedi Arpat e USL) fino ad arrivare a soluzioni eternamente provvisorie tendopoli a cielo aperto di future metropoli costruite sui rifiuti prodotti delle stesse.
Ahinoi! come ebbe a dire Ennio Flaiano “l’Italia è un paese dove sono accampati gli italiani” , e qui di tende se ne stanno piantando tante senza levarne alcuna.
In questo momento più che mai tutta la comunità empolese deve dimostrare la sua solidarietà a chi è prospettata una intera vita all’ombra del vicino KEU, per questo è importante partecipare all’assemblea di lunedi 3 marzo ore 21:00 promossa dall’Assemblea Permanente NO KEU al circolo ARCI di S. Andrea, per Continue reading “KEU: Dall’Inquinamento alla Beffa, il Futuro che Non Meritiamo”

PSI strumento che rende possibile l’unione dell’urbanizzato industriale con quello residenziale

A seguito delle dichiarazioni del Segretario PD di Empoli Fabio Barsottini, si rendono necessarie 2 precisazioni oggettive che sollevano molti dubbi su quanto contenuto nel comunicato stampa PD.

La prima riguarda l’affermazione con cui Barsottini sostiene: “abbiamo messo una pietra tombale circa le preoccupazioni sulla ‘grande’ area industriale nella zona di Marcignana e Pagnana. In tal senso siamo contenti che i cittadini di queste zone possano trovare chiarezza dopo anni in cui il dibattito politico cittadino è stato fuorviato da messaggi non corrispondenti alla realtà dei fatti“.

Nell’immagine tratta dalla documentazione del PSI che trovate a corredo di questo comunicato si vede chiaramente come l’area indicata come “Ampliamento area produttiva” rappresentata con le linee trasversali grigie, venga ampliata partendo dall’attuale Zignago vetro spa fino a unirsi al confine del territorio urbanizzato residenziale dell’abitato di Marcignana di colore rosso, a conferma di quanto da noi sempre denunciato e cioè che con le modifiche e disposizioni contenute in questo PSI si creano i presupposti per i quali i confini delle aree industriali potranno arrivare a sempre più stretto contatto delle abitazioni, fino al contatto con i confini dei centri abitati. Quello che è proposto a Marcignana è al tempo stesso una conferma ed un monito futuro per tutte le frazioni.

La seconda precisazione è dovuta al riferimento del segretario PD a “obiettivi di sviluppo sostenibile in grado di garantire benessere economico e sociale“, “avendo bene in mente i limiti delle risorse ambientali e soprattutto la nostra capacità di adattamento ai cambiamenti climatici“.

Dagli uffici della Regione arrivano invece critiche che denunciano la non sostenibilità e l’aumento dei rischi connessi al PSI:

Il dimensionamento previsto fuori del Territorio Urbano contribuisce ad alimentare ulteriormente il processo di artificializzazione delle aree libere residuali e di erosione del territorio agricolo, riducendone i servizi ecosistemici offerti ed esponendo il territorio a maggiori impatti e rischi connessi ai pericoli climatici. Continue reading “PSI strumento che rende possibile l’unione dell’urbanizzato industriale con quello residenziale”

Molto CRITICHE le indicazioni della Regione Toscana sui dimensionamenti contenuti nelle UTOE del Piano Strutturale

Apprezziamo l’impegno nella precisazione del sindaco per aver promesso che non ci saranno altre edificazioni di tipo produttivo industriale/artigianale nella UTOE 3 in relazione a Marcignana, Pagnana, Avane al fine di rassicurare la popolazione.

Segnaliamo però la peculiarità della scelta infelice del nome “Città produttiva” scelto per la zona UTOE 3, che richiama un indirizzo in contrasto con quanto promesso e che infatti riceve precise critiche anche dalla Regione Toscana Ufficio Direzione Urbanistica e sostenibilità, che scrive testualmente con riferimento anche a quelle previsioni in zona Castelluccio che il Sindaco cita:

Il dimensionamento previsto fuori del Territorio Urbano (con riferimento soprattutto agli elevati valori di Nuova Edificazione) per la funzione industriale/artigianale contribuisce ad alimentare ulteriormente il processo di artificializzazione delle aree libere residuali e di erosione del territorio agricolo, riducendone i servizi ecosistemici offerti ed esponendo il territorio a maggiori impatti e rischi connessi ai pericoli climatici.

Seppure tali previsioni abbiano natura esclusivamente strategica, determinano effetti ambientali potenzialmente negativi, collegati al maggior carico antropico: acqua (maggior consumo di risorsa, richiesta di maggior capacità depurativa ecc.), aria (emissioni in atmosfera) e suolo (consumo e impermeabilizzazione) in un contesto già fortemente antropizzato. Si ritiene pertanto opportuno porre particolare attenzione alla sostenibilità ambientale del dimensionamento ipotizzato che dovrebbe essere rivalutato in una logica di maggior contenimento delle pressioni ambientali e di prevenzione rispetto ai potenziali rischi indotti dai pericoli climatici.Continue reading “Molto CRITICHE le indicazioni della Regione Toscana sui dimensionamenti contenuti nelle UTOE del Piano Strutturale”

Piano Strutturale Intercomunale, non soddisfatti gli obiettivi di qualità e benessere secondo le direttive dei piani regionali.

Anche la Soprintendenza contesta l’immane previsione di cementificazione contenuta nel Piano Strutturale Intercomunale, in virtù e in attuazione delle norme di governo del territorio con riferimento alle condizioni di sostenibilità che il Piano di Indirizzo Territoriale individua per uno sviluppo del territorio rurale e delle città capace di conciliare competitività, qualità ambientale e tutela paesaggistica ai fini di una migliore qualità della vita e del benessere della collettività.

La nostra Amministrazione rivendica invece la correttezza della scelta fatta nel voler cementificare terreni ad oggi verdi e talvolta anche a rischio idrogeologico, in quanto conseguenza delle richieste di privati che con il termine “portatori di interesse” vengono, assieme alle loro richieste, elevati al di sopra dell’interesse della comunità sorvolando quei principi di migliore qualità della vita e del benessere della collettività che i cittadini e gli uffici Regionali rivendicano contestando quelle previsioni.

Purtroppo le risposte alle richieste e osservazioni degli enti sono state finora formulate in modo elusivo con la chiara tendenza a rimandare le risposte sempre a fasi e Piani Operativi successivi. Continue reading “Piano Strutturale Intercomunale, non soddisfatti gli obiettivi di qualità e benessere secondo le direttive dei piani regionali.”

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